Un bacio che ha fatto il giro del web. Un bacio normalissimo, che ha sigillato un momento bellissimo per chi ha appena compiuto un’impresa sportiva e che festeggia col suo amore. Alison Van Uytvanck, subito dopo aver eliminato la campionessa in carica di Wimbledon, la spagnola Garbine Muguruza, è corsa a bordo campo, felice, e ha abbracciato e baciato la sua fidanzata Greet Minnen. La tennista belga, che ha vinto anche oggi contro Anett Kontaveit, fa pubblicamente coming out, dando un calcio, pardon, un bacio, alle fobie. Se 40 anni fa Billie Jean King lottava per un’uguaglianza di premi all’interno del circuito, oltre a far valere i diritti degli omosessuali, oggi, fortunatamente, tutto avviene seguendo il proprio istinto, accettando normali episodi che esprimono amore. Niente di più spontaneo, libero e normale. La tennista belga, attuale numero 47 della classifica mondiale, ha risposto così, poco dopo, a chi le chiedeva un commento sul bacio : “Non dobbiamo provare vergogna, ho deciso di essere libera: credo che fare coming out sia stata una scelta positiva”. Il momento di tenerezza fra le due fidanzate, immortalato dalla foto di Ben Solomon, fotografo ufficiale di Wimbledon, ha fatto il giro del mondo, diventando un simbolo. L’impresa del giovedì, così, ha avuto un seguito molto particolare. L’occasione di toccare altri temi. La compagna della Van Uytvanck, Greet Minnen, è anche lei una tennista, con minor fortuna (al momento è numero 546 Wta). Un modo semplice per andare in soccorso di tutti gli atleti che devono convivere col bullismo latente e per questo non trovano il coraggio di uscire allo scoperto. Ha chiuso così, Alison: “Nella mia vita non è cambiato niente, abbiamo soltanto deciso di non tenere più segreta la questione. Sono felice con la mia fidanzata, a prescindere dal fatto che sia un uomo o una donna.” Il tennis del presente, la società del presente: vince l’amore.