A dicembre si fanno sempre i bilanci e un giovane scapestrato come Nick Kyrgios non fa eccezione. Nel 2016 il 21enne australiano non si è smentito, confermando che ha un talento e un carattere fuori dal comune.
TESTA CALDA – «Prendendo in considerazione tutti gli aspetti, il bilancio è positivo. Non prendo me stesso troppo seriamente. In fin dei conti giochiamo solo a tennis, le opinioni altrui non mi interessano. Dico una parolaccia e mi ritengono una cattiva persona, ma ci sono problemi più grandi nel mondo. Bestemmio, tutto qua» ha dichiarato Kyrgios in una recente intervista. Il nostro istrione ha esordito nel circuito ATP nel 2012 e da allora, dal punto di vista umano, non è cresciuto molto. L’ultima “prodezza” l’ha compiuta nel Master di Shangai, dove ha letteralmente regalato la vittoria ad Alexander Zverev. Quella condotta deplorevole gli è costata otto settimane di squalifica, poi ridotta a tre grazie all’intervento di uno psicologo che lo ha preso in cura. «Mi trovo bene con lui», ha precisato Kyrgios. L’ennesimo nuovo inizio dal punto di vista mentale? Forse sì, o almeno è quello che si augurano i suoi tifosi.
I RISULTATI – Eppure quest’anno il campioncino “aussie” ha portato a casa i primi tre tornei della carriera: Marsiglia, Atlanta e Tokyo. Tra queste rassegne, la giapponese (ATP 500) è senza dubbio quella più prestigiosa. Inoltre nella vittoria in rimonta, nell’ultimo atto con David Goffin (4-6; 6-3;7-5), Kyrgios ha fatto vedere dei netti miglioramenti sotto il profilo della concentrazione, della voglia di rimanere aggrappato al match.
Occorre sottolineare che questi successi gli hanno consentito di chiudere al tredicesimo posto nel ranking ATP, il suo miglior piazzamento in carriera. Anche l’Australia ha beneficiato della sua presenza in Coppa Davis, dato che Kyrgios e compagni sono riusciti a riportare i “canguri” nel World Group.
PALLACANESTRO VS TENNIS – È risaputo che la vera passione di Kyrgios è il basket, infatti a tal proposito ha dichiarato: «Amo tutto del match, i suoni, la palla, il campo, l’atmosfera». E il tennis? «Amo tutto quello che ti fa avere. Mi piace il denaro, la vita che faccio. Sono fortunato a poter praticar uno sport che mi dà delle grandi ricompense», ha commentato il 21enne di Canberra.
IL 2017 E OLTRE – In questo momento Kyrgios si trova a metà del guado. Non sappiamo come voglia essere ricordato a fine carriera: un campione o un giocatore con potenzialità incredibili e un carattere ingestibile? Questo, però, lo deciderà soltanto lui.