Craig O’Shannessy è uno dei massimi guru quando si parla di statistiche: è l’analista dei dati per eccellenza, da qualche tempo collaboratore di Novak Djokovic, e analizza milioni di dati anche per l’Atp. In questi giorni ha preso in esame la durata degli scambi (rally) dei primi turni di Round Robin delle Finals di Londra. I match sotto esame sono i seguenti:
Djokovic-Isner 6-4 6-3; Nishikori-Federer 7-6 (4) 6-3; Zverev-Cilic 7-6 (5) 7-6 (1), Anderson-Thiem 6-3 7-6 (10).
Salta all’occhio che in questi incontri ci sono 4 tie-break in 8 set giocati complessivamente, 495 punti in palio con i vincitori che si sono aggiudicati 267 punti contro i 228 degli sconfitti.
O’Shannessy a questo punto prende il microscopio e analizza la durata degli scambi rilevando un dato molto interessante, quando la durata è compresa tra 0 e 4 colpi vengono vinti il 68% dei punti totali.
La percentuale scende quasi di un terzo nei rally 5-8 colpi (22%) e si dimezza ulteriormente con scambi dai 9 colpi in su (10%).
I vincitori degli incontri si son aggiudicati più punti rispetto al loro avversario nei rally 0-4, tre su quattro per quanto riguarda un rally di 5-8 e solo due nell’ultimo segmento 9+.
Giocatore | 0-4 | 5-8 | 9+ |
Djokovic | 41 | 13 | 9 |
Isner | 35 | 6 | 3 |
Nishikori | 38 | 12 | 3 |
Federer | 28 | 11 | 7 |
Zverev | 60 | 26 | 7 |
Cilic | 55 | 18 | 7 |
Anderson | 42 | 8 | 8 |
Thiem | 37 | 16 | 4 |
Totale | 336 | 110 | 49 |
Percentuale | 68% | 22% | 10% |
O’Shannessy trae una conclusione altrettanto interessante: fino a qualche tempo fa si poteva pensare che nel tennis la consistenza fosse colpire 20 volte la palla in uno scambio e riuscire a ripeterlo per 4 volte. Alla luce di questi dati pare più efficace costruirsi un piano di gioco attorno agli 0-4 colpi e ripeterlo 20 volte.
Fonte: ATP