SERENA WILLIAMS IMPEGNATA CONTRO IL RAZZISMO – Serena Williams fa parlare di sé anche quando non gioca. Ieri ha pubblicato un post su Facebook in cui ha scritto
“Oggi ero in macchina con mio nipote 18enne(per essere chiari è un “nero”)e gli ho chiesto di portarmi ai miei appuntamenti in modo che potessi lavorare con il mio smartphone nel frattempo-la sicurezza prima di tutto-quando in lontananza ho visto apparire un poliziotto a lato della strada. Subito ho guardato la velocità, se mio nipote guidasse nei limiti. Mi ha preso il panico ripensando all’episodio di qualche giorno prima, quando un poliziotto ha sparato a un nero che stava guidando a fianco della sua donna. Tutto mi è passato per la testa in pochi secondi e mi sono dispiaciuta di non aver voluto guidare io, non mi sarei mai perdonata se fosse successo qualcosa a mio nipote! Sono profondamente convinta che non tutti siano cattivi, solo chi è ignorante, pauroso, poco istruito e comunque questi personaggi influenzano le vite di milioni di persone. Perché nel 2016 dobbiamo ancora avere queste paure? Non ci siamo ancora abbastanza evoluti, non abbiamo aperto ancora abbastanza porte, o perso abbastanza vite? Ho capito che non possiamo passarci sopra, perché il punto è non dove siamo arrivati, ma quanto avanti vogliamo andare. Allora mi sono chiesta “Ne devo parlare approfittando della mia popolarità? Poi ho pensato ai miei nipoti, ai figli che un giorno avrò. Come ha detto Martin Luther King “Arriverà un tempo in cui ogni silenzio sarà un tradimento”
PURTROPPO IN CALENDARIO “FORSE” SOLO LE FINALS – Serena Williams pochi giorni fa ha annunciato il suo ritiro dai tornei di Wuhan e Beijing entrambi in programma nel calendario della statunitense a inizio stagione, lasciando però uno spiraglio aperto per le Finals di Singapore. La motivazione è sempre l’infortunio alla spalla destra. Anche l’anno scorso la Williams aveva saltato i tornei asiatici di fine stagione, questa volta però sembrerebbe esserci uno spiraglio per le Finals di Singapore che Serena non vorrebbe saltare per il secondo anno di fila.
Il New York Times ha scritto che «Quando è al meglio, Serena Williams può ancora essere irresistibile, come ha dimostrato vincendo a Luglio Wimbledon» Certamente è presto per dire che ormai Serena, all’alba dei suoi 35 anni non sarà più la più forte, ma molti esperti di tennis stanno iniziando a chiedersi per quanto tempo continuerà ad esserlo. Il suo allenatore Patrick Mouratoglou ha detto «Questo non è stato un buon anno. Ha vinto “solo” uno Slam. Per Serena non è di certo abbastanza» E in effetti forse eravamo stati abituati troppo bene con Serena, che comunque ha già confermato per il 2017 la sua presenza ad Aukland.
PIU’ POSSIBILITA’ DI SUCCESSO SENZA SERENA – Simona Halep, d’altro canto vede di buon occhio l’assenza di Serena Williams un’occasione per cogliere buoni risultati Slam ma anche in importanti occasioni come il prossimo Premier 5 di Wuhan “La situazione è diversa ora, ci sono più possibilità per vincere un grande torneo, per essere la testa di serie numero uno. Non è facile, bisogna lavorare tanto, dare tutto quello che si ha e dare il massimo sempre, come ha fatto Kerber quest’anno. È più facile lavorare e credere in se stessa quando vedi che Serena non c’è e quando non ci sarà più. Il tennis è cambiato un po’, abbiamo tante opportunità ad ogni torneo. Bisogna solo crederci.”
IL RITORNO DI CAROLINE WOZNIAKI – Caroline Wozniacki sembra invece finalmente aver trovato una continuità nel suo tennis e nel suo team Dopo aver provato a lavorare con Arantxa Sanchez nel 2015 e con David Kotyza dallo scorso Aprile fino ad Agosto, la danese sembra aver capito che la sua sola certezza nella vita è rappresentata dal padre Piotr. “Ho capito che la miglior cosa per me è avere mio papà come allenatore. Mi allena da quando avevo 7 anni e non c’è motivo per cui debba cambiarlo. L´unica ragione per cui ho cambiato è perché mio padre voleva stare a casa di più e riposarsi. Ma ora siamo arrivati al punto d’incontro. Il rapporto con l’allenatore è complesso, ci stai insieme tante ore al giorno e se non si va d’accordo il proprio tennis ne risente.”
LA RIBALTA DELLE “POLACCHE” IN FED CUP – Angelique Kerber, attuale n°1 è nata in Germania ma, oltre ad essere di origini polacche, vive e si allena in Polonia, e così è anche per la “danese” Caroline Wozniaki. Radwanska ha confessato che le piacerebbe giocare insieme a loro la Fed Cup “Abbiamo parlato di questo sia con Angie e Caro (Wozniacki), potremmo avere una grande squadra. Ma non dipende da me, non è una decisione mia.”
E’ stato chiesto poi ad Agnietzka che cosa ne pensa delle modifiche che sono in programma per la Davis e la Fed Cup “Non sono nemmeno vicina a giocare la finale di Fed Cup, quindi non so se sono la persona giusta per dirlo. Ma penso sia una buona idea perché è bello giocare in un posto vicino per tutti. A volte giochiamo in Australia o Giappone e dobbiamo girare il mondo per giocare una sola partita. Penso sia giusto giocare in un posto vicino per tutti.”