Non è la fine per Rafael Nadal, e non ci sarà in tempi brevi.
Il 14 volte campione Slam, però deve cambiare qualcosa nel suo gioco o nel suo approccio allo sport se vuole vincere il quindicesimo Slam. E Rafa lo sa.
“Non riparto da zero. Questa è una cosa positiva” Nadal ha detto in conferenza stampa dopo la scioccante sconfitta contro il 22enne n°25 del ranking, Lucas Pouille al quarto turno degli US Open “Ho le giuste motivazioni per lavorare duro”
Il lavoro non è mai stato un problema per Nadal. Terminerà il 2016 senza aver vinto Slam per la seconda volta in carriera e consecutivamente. L’infortunio al polso lo ha costretto infatti ad abbandonare il French Open e a rinunciare a Wimbledon, fortunatamente ha potuto rientrare per i giochi olimpici dove ha conquistato l’oro in doppio e si è piazzato quarto nel singolare.
“Ovviamente a trent’anni e con la mia carriera alle spalle non sento più la pressione dello Slam” Ci sono però delle falle nel suo gioco, il servizio spesso lo abbandona, il suo dritto mancino non è più letale e i suoi tiri, soprattutto nei momenti cruciali sono troppo corti.
“Perdere al quarto turno dopo avere avuto grosse opportunità per farmi valere a New York, sapendo di essere pronto per questo certo non mi fa sentire soddisfatto. Sono triste. Però va beh, ormai è andata, so di aver dato tutto, di aver fatto del mio meglio fino all’ultima palla. Devo migliorare in altre cose, ma so cosa fare, devo sistemare solo un paio di cose che non hanno funzionato”
“Gli infortuni ci sono , non c’è problema” ha detto Toni, storico coach e zio di Rafa in un’intervista all’inizio di questa settimana “Il lavoro è nella testa, dobbiamo metterci di nuovo a lavorare seriamente”
“Penso che Rafa abbia un ottimo team” dice Leif Shiras, ex giocatore e commentatore sportivo “Sono sempre al top, e hanno dato il massimo per risolvere l’infortunio”
Quindi restiamo in attesa confidenti di vedere Rafa ancora vincere uno Slam e di sentire il suo “Vamos” finale