Da quanto tempo l’Italia maschile del tennis non gioisce per una vittoria? Da troppo, precisamente dal 1976 quando Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli alzarono l’insalatiera a Santiago del Cile. Anche per quanto riguarda i tornei durante la stagione nessun italiano negli ultimi anni ha raggiunto traguardi importanti lasciando le prime pagine dei giornali alle donne, con le imprese di Schiavone e Pennetta rispettivamente al Roland Garros e allo US Open che ancora meritano lodi.
SEMPRE I SOLITI – La compagine che stabilmente fa parte delle spedizioni in Coppa Davis è arcinota e da troppi anni la medesima: Seppi, Fognini, Lorenzi e Bolelli a detta di capitan Barazzutti sono i migliori giocatori su cui può contare e ci vorranno ancora un paio d’anni prima che qualche giovane talento possa prendere il loro posto. Un paio d’anni nel gergo tennistico però è un lasso di tempo veramente enorme e la situazione che si prospetta quindi non è delle più rosee.
CHI C’E’ ALL’ORIZZONTE – Ma la domanda che sorge spontanea è: c’è qualche giovane talento azzurro che può farci tornare a sognare qualche successo importante? Un giocatore che stia stabilmente nella top ten? La risposta è ni, o meglio, parrebbe esserci qualche nuova figura, ma solo il futuro ci darà conferma delle potenzialità dei nostri giovani in rampa di lancio.
ALESSANDRO GIANNESSI – Il tennista spezzino, classe ’90, non è tra i volti nuovi in quanto già da svariati anni si è affacciato nel mondo professionistico, ma negli ultimi mesi ha scalato la classifica fino a toccare il suo best ranking, in 84esima posizione. Nel torneo di Umago ha raggiunto la semifinale, uscito sconfitto da Lorenzi, ma il suo livello è in costante ascesa.
LORENZO GIUSTINO – Anche il 25enne di Napoli sta piano piano emergendo nonostante non vinca un incontro dallo scorso giugno quando ha sconfitto Munoz de la Nava nel Challenger di Vicenza prima di cedere in semifinale a Djere. Il napoletano ha sofferto di qualche piccolo infortunio di troppo, ma è ormai pronto per tornare a dare battaglia.
MATTEO BERRETTINI – Classe ’96, è lui il rappresentante numero uno delle speranze future italiane tanto da essere al vertice della speciale classifica redatta dalla FIT per la wild card alle Next Gen ATP Finals. Il tennista romano vanta già la posizione numero 173 del ranking ATP e viene dalla vittoria del Challenger di San Benedetto, torneo in cui ha battuto gente del calibro di Giraldo e Djere.
FEDERICO GAIO – Il tennista azzurro ha da poco compiuto 25 anni e, come vale per Giustino e Giannessi, non rappresenta una vera speranza per il futuro, ma bensì un ottimo giocatore su cui puntare in caso di infortuni dei big azzurri. Nonostante vanti un best ranking da 146esimo, è ora precipitato in 200esima posizione mondiale a causa delle recenti debacle nei Challenger di San Benedetto, Perugia e Marburg.
MATTEO DONATI – Il 22enne piemontese sa giocare a tennis e lo fa anche molto bene, è inutile girarci intorno, ma nell’ultimo periodo il suo livello di forma è in fase calante. Noi siamo convinti che prima o poi la ruota giri per tutti e che arriverà il suo momento premiando un ottimo talento che coltiva con dedizione e impegno. Ad oggi è a ridosso della 300esima posizione, ma la sua classifica è tutta da ricostruire col tempo.
GIANLUIGI QUINZI – Il giovane tennista azzurro sta ancora pagando a caro prezzo le aspettative su di lui dopo il Wimbledon juniores vinto nel 2013. Il ragazzo di Cittadella sta vivendo un periodo caratterizzato da dei piccoli acciacchi che gli impediscono di esprimersi al meglio, ma nonostante questi problemi è il secondo italiano in corsa per le Next Gen ATP Finals di Milano.
STEFANO NAPOLITANO – Nato nel 1995, il biellese sta vivendo un ottimo 2017 vanta addirittura un secondo turno al Roland Garros dopo aver sconfitto la testa di serie numero 31 Mischa Zverev. Ora si trova ala posizione numero 184 con la voglia di migliorarsi costantemente tra talento e impegno sul campo.
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Negli ultimi 15 anni sono state le nostre tenniste donne a prevalere sugli uomini,adesso sta repentinamente accadendo il contrario.Ma gli uomini ne devono fare di strada per raggiungere i risultati di Pennetta,Schiavone,Vinci e della attuale fantasma Errani…
Nella lista mancherebbe Fabbiano. A ogni modo la strada per i tennisti italiani è ancora molto lunga.
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Sei parente di binaghi?
Chi è seguito direttamente o indirettamente dalla federazione mediamente a 25 anni si trova nei primi 300! Questi sono stati i rusultati dopo il periodo Camporese.