Il 31enne sudafricano Kevin Anderson, dopo una carriera passata nelle retrovie, ha finalmente realizzato il suo sogno, centrando la sua prima, inaspettatissima finale Slam, che disputerà domani contro Rafa Nadal. Ieri ha battuto infatti in quattro set lo spagnolo Pablo Carreño Busta, che non aveva ancora perso un parziale in tutto il torneo. Un premio meritato per Anderson, che nel corso della sua carriera ha avuto tanti infortuni, l’ultimo dei quali l’anno scorso.
“Essere in un finale di torneo di Grand Slam è un vero e proprio sogno. Essere in grado di spingermi fino a qui, supportato dai miei connazionali, è qualcosa incredibile. Ora voglio solo riposare e focalizzarmi sul prossimo turno, dovrò essere molto concentrato”.
“Pablo ha mantenuto un ritmo molto duro fin dall’inizio, e io nei primi giochi ho avuto un po’ di difficoltà a mantenere i turni di servizio. Poi, nel secondo set, credo di aver fatto un ottimo lavoro, sono davvero felice per come ho giocato da quel momento”, ha ammesso Kevin, che non aveva mai superato i quarti di finale Slam.
“In questi anni ho avuto difficoltà a raggiungere il mio miglior tennis, ma per questo mi sono allenato duramente per così tanto tempo. Ci sono momenti in cui non ci si sente di aver dato il massimo, ma oggi, senza dubbio, l’ho raggiunto. Alla fine, fortunatamente, le cose sono andate bene. Il mio percorso non è stato così facile come sembra. Ho sofferto molto ad esempio contro Paolo Lorenzi, anche se è vero che questa parte bassa del tabellone si è liberata presto dei grandi nomi. Quel che è certo è che non ho mai giocato così bene come in questi giorni“.
Sulla finale di domani: “Sicuramente sarà una partita meravigliosa e darò il tutto per tutto, ma sarà domenica, ora tutto quello che voglio è andare in hotel per vedere quella seconda semifinale in silenzio “.
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