Nishikori agguanta la finale degli US Open. Battuto Djokovic in quattro set

Kei Nishikori si qualifica per la sua prima finale in un major battendo il numero 1 del mondo in quattro set con il punteggio di 6/4 1/6 7/6 6/3. Ottima la prova del giapponese, apparso in ottima forma nonostante gli acciacchi al piede che avevano messo in dubbio la sua partecipazione allo Slam fino all'ultimo.

Finalmente si è arrivati alle semifinali del torneo maschile, pieno di sorprese sia positive che negative, ma sta inevitabilmente per calare il sipario sul cemento americano di Flushing Meadows. La prima semifinale ha visto opposti il n°1 giapponese Kei Nishikori e il finalista uscente Novak Djokovic. Colui che si giocherà un posto nell’albo d’oro con il vincente dell’altra semifinale, tra Federer e Cilic, è proprio il giapponese, che in quasi tre ore di gioco batte il serbo con il punteggio di 6/4 1/6 7/6 6/3.

Si parte alle 12 locali, con la temperatura sicuramente oltre i 30°, condizione che proverà molto i giocatori dal punto di vista fisico e della resistenza. Aspetto senz’altro rivisto dal giapponese durante la sua lunga assenza dai campi. In un intervista rilasciata nella mattinata ha dichiarato come lavorare con Chang abbia cambiato abbastanza il suo modo di giocare stando con i piedi più dentro il campo, essendo più aggressivo, e cercando maggiormente la rete. Anche dal punto di vista mentale lo ha aiutato a rimanere concentrato e a non farsi prendere dalla frustrazione.

Novak Djokovic

Djokovic è il giocatore a servire per primo. Il suo turno di servizio lo vince a zero, chiudendo in bellezza con un ace. Fino ad oggi aveva delle percentuali mostruose: 89% di turni al servizio vinti e 21 palle break su 29 salvate. Il rovescio del serbo obbliga Nishikori a indietreggiare e questo può essere un grosso problema. Deve giocare tanti punti per conquistare i propri turni di servizio e non è un bene per lui.

Dopo un discreto inizio, Djokovic inizia a sbagliare con il rovescio, partito contratto, finendo con il concedere una palla break a Nishikori, che infila il serbo con un dritto e si porta avanti nel risultato. Nel game successivo c’è la reazione del tennista di Belgrado e subito tre palle per il controbreak immediato. Ora sembra essersi scrollato di dosso la preoccupazione. Al servizio, Djokovic cerca tanto di variare, dato che Nishikori sembra avergli preso le misure, giocando a un ritmo e livello altissimo. Sulle seconde del serbo, Nishikori entra molto spesso con il dritto, vincendo tanti punti. Degno di nota è un suo rovescio, in perfetto stile Agassi, che gli procura ben tre palle break: ancora una seconda, ancora una risposta vincente e il nipponico si porta sul 4/3 e servizio.

Kei Nishikori

Nole non pare avere ancora buone sensazioni, sembrando un po’ in ritardo sulle accelerazioni di Nishikori. Dopo 39 minuti arrivano i primi set point e sono per l’asiatico. Gliene basta uno per mettere in cassa il primo set, su un errore in risposta dell’avversario, in ritardo e poco lucido. È il quinto anno consecutivo che Nole perde il primo set in semifinale, finora vincendo poi sempre la partita.

Anche all’inizio del secondo set Nole appare leggermente più lento del solito, sbagliando rovesci che per lui sembrerebbero una passeggiata. In difesa è lontanissimo dal campo, merito soprattutto dei colpi penetranti giocati da Nishikori, che, al contrario, non perde un centimetro in risposta. Solo successivamente le parti si invertono ed è Nole a trovare grande profondità nei colpi, aggiudicandosi dei punti importantissimi. Arrivano le prime palle break nel secondo set, in favore del tennista serbo. In questo game, infatti, l’asiatico ha concentrato gli errori e ha ceduto il servizio al suo avversario. Sul 15/30 del quinto game, dopo un intenso scambio, Nole sforna un drop shot sensazionale, che dopo il primo rimbalzo si è praticamente spento.

In un’ora esatta di gioco il serbo si porta sul 4/1. Sembra anch’esso aver preso le misure a Nishikori, incapace di reagire al break subito. Djokovic non si ferma più e trova due palle per il 5/1, entrambe annullate. Si alza un po’ di vento e c’è una terza chance per il doppio break di vantaggio, questa volta concretizzata. Ora è il numero 1 del mondo a servire per il secondo set. Nishikori è scarico sulle gambe e concede tre set point. Con un ace di seconda il serbo riapre l’incontro, ma ora l’inerzia è tutta dalla sua parte.

Kei Nishikori

Che folate di vento sull’Arture Ashe, ora diventa difficile giocare. Ha bisogno di qualche prima vincente il giapponese, che riesce a tenere il servizio dopo cinque game consecutivi conquistati dal suo avversario. Il servizio di Nole sta decisamente salendo sia in termini di percentuale che di precisione, soprattutto con la prima. È sempre il serbo ora a entrare con il dritto sulla seconda di Nishikori, allo stesso modo in cui il giapponese faceva a inizio partita. Con un’ottima stop volley annulla la prima di due palle break; la seconda, invece, grazie a un pregevole rovescio lungolinea. Bei punti nel terzo gioco, che si conclude dopo oltre 11 minuti con la vittoria dell’asiatico, alla quinta palla game, dopo aver giocato la bellezza di 20 punti in totale. Nel gioco successivo Nishikori manca l’appuntamento con il campo diverse volte, mandando la palla oltre la riga di pochi centimetri.

Anche a Nole, scappa spesso qualche colpo, ma rimane comunque concentrato. Si nota facilmente come, rispetto al primo set, il nipponico riceva circa un metro più indietro, e di conseguenza i suoi colpi hanno perso efficacia. Arriva anche un suo ace, dopo i sette dell’avversario, che gli consente di portarsi avanti 40/0 e poi chiudere il game a zero. Djokovic concede una palla break a Nishikori, facendosi passare con uno splendido rovescio giocato puramente di polso. La concretizzazione del break point è invece affidata a una bella risposta di Kei in top-spin, che fulmina Nole, rimasto immobile. Ora il 24enne di Matsue si appresta a servire per il terzo set. È il rovescio il colpo migliore del giapponese, ma nonostante due bei punti vinti, ne lascia troppi al serbo, che si riporta in carreggiata, grazie anche a un doppio fallo del giapponese sulla palla break.

Kei Nishikori

Paradossalmente il colpo per antonomasia vincente per Djokovic, ossia il rovescio lungolinea anticipato, è quello con cui Nishikori conquista la maggior parte dei punti. Sul 4/5 si va ai vantaggi, e alla fine a spuntarla è la testa di serie numero uno, che con un urlaccio svuota i polmoni e la tensione accumulata, rimandando il discorso ai giochi successivi. Kei continua a spingere, martellando da entrambi i lati il suo avversario, vincendo il proprio turno senza concedere nessun punto a Nole, che, per la seconda volta, serve per rimanere nel set. No problem al servizio per Djoker, tenuto anche in questo caso a zero. Nel tie-break, subito due minibreak in favore dell’asiatico che si porta sul 4/0, ma dopo aver girato sul 4/2, cede entrambi i minibreak guadagnati con un recupero finito out e un doppio fallo. Il serbo ricambia il regalo e va a servire sul set point Nishikori, vinto poi dal giapponese.

Nel quarto set l’avvio per il numero 10 del seeding è dei migliori: subito 0/30 in risposta. Si arriva alla palla break, prontamente sfruttata e si porta subito al comando. Si sa che Nole non è il tipo che si abbatte per un break, infatti si procura subito tre palle del controbreak, non riuscendo però a capitalizzare nessuna delle tre chance. Anche nel quarto set il colpo del giorno è il rovescio del giovane asiatico, che punisce Djokovic appena accorcia i propri. Con palle nuove il 27enne di Belgrado riesce a tenere il servizio a zero, mettendo a segno l’undicesimo ace del match. Ha comunque difficolta in risposta, sbagliando rovesci che in altre occasioni avrebbe fatto a occhi chiusi. Al servizio mette a segno due ace e tiene la battuta. È sempre un break a fare la differenza sul bollente cemento dell’Ashe, che inizia a scottare sotto i piedi di Nole.

Kei Nishikori

Ora Nishikori trova anche il servizio e mette a segno ben tre ace nello stesso gioco lasciando il serbo impotente nei turni di risposta. Appare inoltre più statico e fermo con le gambe, tanto da permettere a Kei di trovarsi a due punti dal match nel suo turno di servizio. Con un vincente, che sa di sberla in faccia al numero uno del mondo, si procura due match point. Nulla può il finalista uscente sul secondo, quando sbaglia di misura un colpo da fondo dopo un intenso scambio, tenuto benissimo dal tennista orientale. Niente quinta finale consecutiva a New York per Nole, che si deve accontentare della semifinale. Insufficiente la stagione americana per il serbo, nonostante l’assenza del rivale principale ossia Nadal. Ottimo risultato per Nishikori, visti anche i problemi al piede che lo avevano fermato per qualche tempo, proprio prima dello Slam americano. L’anno scorso problemi del genere l’avevano fermato al primo turno, perdendo da Evans. Da lunedì salirà in classifica, potenzialmente fino alla quinta posizione in caso di vittoria del torneo americano.

Di Simone Marasi

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