Wimbledon si sa, è da molti giudicato il torneo più prestigioso e più affascinante del mondo, con le sue tradizioni, le sue regole, e le sue particolarità, come quella dell’ abbigliamento dei giocatori, che deve essere necessariamente bianco. Ed è proprio l’ abbigliamento a fare notizia in questi giorni, proprio alla vigilia del torneo: la Nike è stata costretta a ritirare i completi, che sarebbero dovuti essere destinati a venti giocatrici presenti nel main draw dello Slam britannico, fra le quali anche le nostre Errani e Vinci, Eugenie Bouchard, e Laura Robson.
Il problema è emerso durante le qualificazioni, quando alcune giocatrici hanno constatato l’ inadeguatezza dei costumi, definiti troppo corti, trasparenti, e svolazzanti, e che soprattutto mettevano troppo in mostra le grazie delle ragazze, costrette a sopperire con cinture improvvisate, o indossando leggins, per tenere nascoste le proprie fattezze.
“Ti senti nuda”, ha dichiarato la tennista britannica Boulter, “peccato perché è un vestito molto bello, ma mentre giochi sale fin troppo, e non è certamente la situazione ideale, durante un incontro, nel quale serve stare concentrate sul gioco, senza pensare a quello che si potrebbe vedere”.
Alla luce di questi fatti, la Nike ha prontamente invitato le giocatrici a riconsegnare gli abiti incriminati, impegnandosi a modificarli, o nella peggiore delle ipotesi, a sostituirli, quando mancano oramai appena due giorni all’ inizio dei Championship.
Si è salvata dalla grana dei vestiti succinti Serena Williams, che non ha dovuto riconsegnare la propria divisa. La numero uno del mondo infatti, a causa delle sue misure particolari, ha beneficiato di un abito, confezionatole su misura, che non ha avuto problemi, 3 che non richiederà quindi nessuna modifica.