“Spero che questo non sia stato il mio ultimo match qui. Spero di tornare l’anno prossimo a difendere il titolo”. Con questa frase il Maestro svizzero ha salutato il pubblico in visibilio sul Centre Court durante la cerimonia di premiazione del suo ottavo titolo. Parole che subito sono state prese alla lettera, analizzate e sviscerate cercando di interpretarne il significato nascosto. E allora, via di nuovo con le speculazioni sulla data del suo presunto ritiro.
Ma Roger, tornato in conferenza stampa visibilmente provato dopo una nottata di festeggiamenti, ha spiegato: “Semplicemente non posso pensare troppo in là. Non ho pensato alle parole, mi è uscita così. Volevo dire che sì, spero di tornare l’anno prossimo a difendere il titolo ovviamente. Ma solo che non so se questo succederà davvero. Vediamo. A 25 anni, quando vinci, dici ‘ok ci vediamo l’anno prossimo!’ perché è normale. Giocherai di sicuro, starai bene probabilmente. E se non sarà l’anno successivo sarà quello dopo. Ma ora non posso pensare ai prossimi due anni, siamo onesti”.
Ovviamente l’obiettivo sarà quello di tornare a Wimbledon da campione il prossimo anno, ma per ora Federer sta già pensando ai prossimi US Open. “Faccio fatica a immaginare di poter vincere 3 Slam quest’anno, suona davvero surreale. Ma mi preparerò nel miglior modo possibile, in modo da avere tutte le possibilità di fare bene a New York”, ha detto Roger ripensando forse alle magiche triplette Slam conquistate nel 2004, 2006 e 2007. Che sia ancora l’anno buono?
Intanto, dopo l’ottava meraviglia, tutti gli addetti ai lavori hanno ovviamente voluto dire la propria opinione riguardo a quello che ora è unanimemente considerato il più grande di sempre.
Boris Becker, ex allenatore di Djokovic, pensa che Roger solleverà il 20° titolo prima della fine dell’anno: “Guardiamo allo stato attuale del tennis: i primi due giocatori del mondo sono Roger e Rafa e saranno loro a darsi battaglia per il posto da numero a fine anno”, ha scritto il tedesco sul Evening Standard. “La maggior parte dei tennisti non si riposano abbastanza. Credo che ora molti lo faranno più spesso. Nella lotta per la vetta della classifica, Rafa è un pochino avanti ma c’è tutto da giocarsi sul cemento americano e poi agli US Open. Chi sarà il favorito? Assolutamente Roger. Da quello che ci hanno fatto vedere quest’anno questi due redivivi del tennis, questa dovrebbe essere una sveglia per gli altri. Voglio vedere cosa farà la concorrenza.”
Michael Chang, attuale allenatore di Kei Nishikori, in una intervista rilasciata al sito web russo Sport Klub, ha dichiarato: “Roger è incredibile. La scioltezza con cui riesce a giocare è spettacolare. È per questo motivo che è stato così a lungo il numero uno e ha vinto così tanto. È una persona alla mano, è facile chiacchierare con lui e questa è una delle ragioni per le quali vince ogni anno il premio fair play. Nel tennis moderno c’è un ambiente totalmente diverso da quello di una volta, quando Borg, Lendl e McEnroe stavano ognuno per i fatti propri senza neanche parlarsi. Dobbiamo prendere la rivalità tra Roger e Rafa come un esempio. Sono rivali in campo ma amici fuori, è una cosa che fa bene a questo sport.”
Anche Rod Laver, leggenda australiana presente durante tutto il torneo di Wimbledon, ha avuto ancora una volta parole di elogio per Federer: “Non piace solo a un gruppo di persone, tutti lo amano. Questo è quello che lo differenzia dal resto. E bisogna intenderlo non solo come tennista, ma per tutto quello che rappresenta. È semplicemente Roger. Quest’anno ha cambiato la sua attitudine e il suo modo di vivere, ha saltato la stagione europea e sta pensando a come prolungare tutto questo. Non sembra umano, credo che stia giocando bene quasi come gli anni 2007-2008”
Stefan Edberg, ex allenatore di Roger, crede che vincere un trofeo così importante alla soglia dei 36 anni sia incredibile e possa dare speranze a molti altri tennisti: “È assolutamente straordinario. Roger è speciale sotto tutti i punti di vista, secondo me è il migliore della storia e lo ha dimostrato con questo diciannovesimo titolo, ottavo qui a Wimbledon. Vedere Roger dal vivo vale davvero la pena perché può sempre regalare colpi incredibili.”
Anche l’amico Tommy Haas non ha potuto esimersi dal commentare l’impresa: “Potrò sempre dire di averlo battuto il mese prima che vincesse Wimbledon”, ha scherzato l’amico tedesco. “Credo che Federer stia dimostrando agli altri colleghi, soprattutto quelli di 31 o 32 anni, che si può dare qualcosa di più. È emozionante. Chi sa cosa possa fare ancora? Credo stia giocando meglio che mai. 19 Slam sono assolutamente una cosa da pazzi. Devono cambiare il nome della zona di Wimbledon da SW19 a RF19”.
Mats Wilander, ex numero uno del mondo e attuale commentatore TV, ha dichiarato: “Mi chiedo perché non sia passato alla racchetta più grande prima. Gioca il rovescio in anticipo e serve meglio del passato. Guardando alla sua età, Roger sta dimostrando che il corpo nel tennis non è la cosa più importante. È tutto dovuto alla mentalità ed alla passione. Se hai la volontà e stai bene fisicamente, 25 o 35 anni è la stessa cosa. Federer ora è un giocatore migliore di quanto non lo fosse dieci anni fa, il match contro Berdych in Australia è stato probabilmente il migliore della sua carriera.”
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Che dire….lunga vita al Re. Che il Cielo ce lo conservi per un altro bel po’