Novak Djokovic è approdato in finale a Wimbledon, dove cercherà di vincere il titolo numero cinque sull’erba dell’All England Club. Il serbo ha giocato una grande partita, riuscendo a chiudere in quattro set, senza tentennamenti dopo aver perso il secondo set. Per lui sarà la sesta finale londinese dopo la vittoria dello scorso anno.
Novak ha parlato della sua semifinale contro Bautista Agut. Il serbo ha parlato di come lo spagnolo sia spesso un giocatore sottovalutato: “Sia per me che per Bautista è stata una grande semifinale. Avevo già perso due volte contro di lui in questa stagione, ma ogni partita è diversa. Era molto “vicino” nel terzo set, nel momento in cui ho perso il servizio aveva ancora alcune chances di recupero. Ricordo un lungo scambio dove sono riuscito a chiudere con un vincente di rovescio sulla linea. Vincere quel gioco è stato fondamentale per me, mi ha dato fiducia e sollievo per giocare con più calma nei giochi successivi. Bautista ha un sacco di qualità nel suo gioco ed è molto forte mentalmente, è sempre lì, molto concentrato. Come giocatore, penso che sia sottovalutato, ha meritato di essere in semifinale e gli auguro il meglio”.
Il nativo di Belgrado ha continuato parlando delle motivazioni che lo portano a continuare a restare in campo, nonostante abbia i titoli per dire addio al tennis: “La mia motivazione principale è essere in campo e godermi quello che faccio, anche se so che sembra un cliché. Ho fatto abbastanza nella mia carriera per poter smettere di giocare a tennis, ma non lo considero il mio lavoro, non gioco per questa ragione. Il primo motivo per cui continuo è che mi piace molto, ho il sostegno della mia famiglia e sto cercando di fare la storia di questo sport. Mi piacerebbe avere l’opportunità di vincere il maggior numero possibile di titoli del Grande Slam, quelli sono i miei obiettivi principali e le mie ambizioni oltre ad essere il numero uno del ranking”.
Novak ha espresso il suo parere riguardo Roger Federer, suo rivale di domenica, che riesce a trovare il suo miglior tennis sull’erba: “Sappiamo tutti quanto giochi bene nei tornei, qui soprattutto. Questa superficie completa molto il suo gioco, gli si adatta moltissimo, riesce a togliere il tempo all’avversario. Per giocatori come Nadal o me, a cui piace prendersi un po’ di tempo, è una costante pressione contro cui bisogna fare i conti. Con Roger ho giocato un paio di finali epiche qui, due anni di fila, quindi so anche cosa aspettarmi”.
Nole ha risposto ad una domanda relativa alla possibilità di avere il pubblico contro. Per lui non sarebbe una situazione nuova, ed infatti, si è detto pronto ad affrontarla: “Non sarebbe la prima volta contro Federer in un campo centrale. Ho già affrontato quest’esperienza più di una volta, quindi saprei cosa aspettarmi. Vado sul campo per dare tutto. E’ la finale di Wimbledon, è il tipo di partita che ho sempre sognato di giocare da bambino. E’ ciò per cui ho sempre lavorato. Ora ho l’opportunità di lottare per un nuovo trofeo, quindi darò tutto indipendentemente da chi c’è dall’altra parte della rete”.